L’Italia dei territori riparte

CREDITO COOPERATIVO
L’Italia dei territori riparte
Se le Bcc restano fedeli al loro Dna

Territorio, persona, mutualità. Il credito cooperativo non rappresenta solo un pilastro della nostra economia, ma incarna un sistema di valori “altro” rispetto alla logica interna al modello economico dominante, fondato sul concetto di razionalità strumentale e teso all’obiettivo della massimizzazione dell’utilità.
L’azionista è il sovrano delle banche, loro compito è remunerare il capitale; gli strumenti per farlo sono teoricamente illimitati, come illimitati – sempre in teoria – sono il numero dei clienti e le dimensioni del mercato a cui esse si rivolgono. Sovrani, per le Bcc, sono i soci, ai quali primariamente va destinato il credito. Il mercato cui guardano è limitato: i prestiti vengono concentrati al 95% sui territori di insediamento.
Senza queste considerazioni non si comprende perché First Cisl abbia voluto dedicare al credito cooperativo una lunga campagna, cominciata nel marzo scorso con un’iniziativa a livello nazionale (la tavola rotonda “Il credito cooperativo tra Europa e coesione territoriale”) alla quale hanno partecipato il Segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani, il Presidente di Federcasse Augusto Dell’Erba e l’economista Lucio Lamberti, membro del comitato scientifico della Fondazione Fiba.
A questo evento è seguito un “giro d’Italia” che ha attraversato tutto il Paese con una serie di iniziative articolate a livello regionale, alle quali hanno partecipato i vertici di molte Bcc, i segretari regionali e i coordinatori del credito cooperativo di First Cisl, il segretario generale Riccardo Colombani e il segretario nazionale con delega alle Bcc Pierpaolo Merlini. A tenere le fila degli incontri è stato Paolo Grignaschi, Responsabile Network dirigenti Bcc First Cisl, che ha fatto da moderatore. Il dibattito ha preso le mosse dai dati elaborati da Giovanni Sentimenti, responsabile nazionale Cooperfirst e componente del Comitato scientifico della Fondazione Fiba.

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ARTICOLO47 – N. 4/2021

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