Amare , proteggere, incoraggiare… voci del verbo “essere genitori”
Negli ultimi decenni, in Italia, il fenomeno del calo delle nascite sta assumendo proporzioni allarmanti. Secondo i dati Istat, il tasso di natalità in Italia, in continuo calo dagli anni ’70, ha registrato nel 2023 un minimo storico, con un numero di nascite pari a 6,4 per ogni mille abitanti, uno dei più bassi in Europa. Il numero medio di figlie e figli per donna scende così da 1,24 nel 2022 a 1,20 nel 2023.
Save the Children, nel rapporto ‘Le Equilibriste’, evidenzia inoltre che in Italia una lavoratrice su cinque esce dal mercato del lavoro dopo essere diventata mamma e segnala le penalizzazioni delle madri nel mercato del lavoro e gli squilibri di genere che ancora attraversano il nostro Paese.
Infine c’è un altro aspetto da considerare, lo evidenzia in una nota l’Ocis, l’Osservatorio internazionale per la coesione e l’inclusione sociale: l’età media al parto continua a salire e si è attestata a 32,4 anni nel 2022; in continuo rialzo anche la quota di donne che diventano madri dopo i 40 anni e quella delle donne che alla fine del periodo riproduttivo rimangono senza prole. Questo conduce al cosiddetto fertility gap, ossia la differenza tra il desiderio di maternità e paternità e l’effettiva fecondità realizzata, gap molto alto nel nostro Paese.
Sono questi i dati che fanno riflettere in occasione della Giornata mondiale dei genitori che, istituita nel 2012 dalle Nazioni unite, vuole riconoscere e sottolineare il ruolo fondamentale dei genitori nella cura ed educazione delle figlie e dei figli.
Quello di genitore è un ruolo complicato e bellissimo perché per crescere le bambine e i bambini, ma anche le ragazze ed i ragazzi – considerato anche l’incremento delle problematiche legate all’età evolutiva e adolescenziale registrato in questi tempi postpandemici – le mamme e i papà devono coniugare sempre amore, protezione e incoraggiamento che, nel lessico quotidiano di tutte le famiglie, diventano “voci del verbo essere genitori”.