

Capitolo 1
Breve storia delle rappresentanze sindacali
COME E QUANDO NASCONO LE RAPPRESENTANZE SINDACALI IN ITALIA
LE COMMISSIONI INTERNE
Le prime rappresentanze sindacali, chiamate
Commissioni Interne
, nascono all’inizio del
Novecento dopo la costituzione di alcune importanti Federazioni nazionali di categoria che
riescono a instaurare accordi contrattuali a livelli di azienda.
Nel 1906
in
Piemonte
si stipulano i primi accordi a Torino
all’
Itala
(settore meccanico-
automobilistico) e ad Alessandria alla
Borsalino
che consistevano in una sorta di scambio: la
Federazione di categoria aveva il monopolio sul collocamento e in cambio concedeva un
periodo di
tregua conflittuale,
a cui facevano seguito altri periodi durante i quali si usava la
“conciliazione”
prima di proclamare gli scioperi.
ELEZIONE DELLE COMMISSIONI INTERNE
Agli operai si riconosceva il diritto di eleggere una Commissione Interna costituita da alcuni
dipendenti che rappresentavano il sindacato.
A questi era demandato il compito, unitamente alla direzione della fabbrica, di risolvere
“le
controversie e tutti i conflitti di qualsiasi natura”.
I PRIMI SINDACATI: CGdL E CIL
I componenti dalla Commissione Interna dovevano essere iscritti al sindacato e venivano eletti
dai soli iscritti. Tale procedura venne applicata prima nell’ambito dei sindacati aderenti al
CGdL
(Confederazione Generale del Lavoro)
di origine socialista, e nella seconda decade del
Novecento anche nelle Federazioni di origine cattolica che si assoceranno poi alla
CIL
(Confederazione Italiana del Lavoro).
I SINDACATI NELL’ERA FASCISTA
Con l’avvento del fascismo le libere associazioni dei lavoratori vennero dichiarate illegali e il
solo sindacato fascista poteva firmare i contratti di lavoro in rappresentanza dei dipendenti.