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nascita di un dualismo e anche di contrapposizioni. Questa situazione si prolunga negli anni

’60.

NASCONO I CONSIGLI DI FABBRICA

Nel biennio 1968/1969

le Commissioni Interne si trovarono a essere bersaglio della

contestazione spontanea sviluppatasi nel

1968-69

, mettendo in luce l’invecchiamento delle

strutture operaie tradizionali in particolare rispetto alla redazione delle piattaforme

rivendicative del 1969. Nasceva quindi uno strumento nuovo e più ampio di partecipazione,

quello dei

Consigli di fabbrica

, costituti da delegati di “area” eletti dai lavoratori, ma non

contrattati come rappresentanza con la controparte (salvo qualche raro caso).

Le Commissioni Interne vennero allora considerate più una forma burocratica di

rappresentanza che uno specchio della realtà operaia.

NASCE LO STATUTO DEI LAVORATORI

Il 20 maggio del 1970

, raccogliendo l’impostazione pluralistica della Costituzione (art. 39), si

cercò di dare una disciplina alla rappresentanza sindacale in azienda istituendo per legge (art

19) le Rsa (Rappresentanze sindacali aziendali) che in forma paritetica fra le varie

organizzazioni possono essere costituite “

ad iniziativa dei lavoratori in ogni unità produttiva

”,

ma con precise limitazioni alle organizzazioni che ne possono fruire:

associazioni aderenti alle confederazioni maggiormente rappresentative su piano

nazionale;

associazioni sindacali che siano firmatarie di contratti collettivi nazionali o provinciali

applicati nell’unità produttiva.

Il Referendum del 1995,

ha ulteriormente modificato il testo originale in quanto tale

formulazione privilegiava le 3 maggiori Confederazioni

Cgil, Cisl e Uil

, parificando, in sostanza,

il diritto di rappresentanza alla molteplicità di sigle firmatarie di accordi aziendali come

occasione per il loro riconoscimento formale.

DAI CARS ALLE RSU

A partire dalla metà degli anni ’80 Cgil, Cisl e Uil hanno riavviato il confronto interno nel

tentativo di individuare nuovi modelli che potessero superare la crisi della rappresentatività

ipotizzando nuove forme di rappresentanza in azienda da realizzare con accordi sindacali.

Il 29 maggio 1989

si pervenuti a un’ipotesi di accordo tra

Cgil, Cisl e Uil

per la costituzione dei

Consigli aziendali delle rappresentanze sindacali (Cars)

, che però si presentava abbastanza

complicato nelle sue modalità di realizzazione. Stabiliva infatti una ripartizione “fifty/fifty” tra

quote di rappresentanza di organizzazione e quote elettive. Le critiche a questa ipotesi di

accordo sono state tali che il progetto non è stato più seguito e le tre Confederazioni hanno