FIRST-CISL
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Le Norme Contrattuali
e la Legge
Quando può essere
disposto
il trasferimento
del lavoratore?
Il trasferimento ad unità produttiva situata in comune diverso
può essere disposto solo per comprovate esigenze tecniche,
organizzative e produttive.
Nel disporre il trasferimento l’azienda dovrà tener conto anche
delle condizioni personali e di famiglia dell’interessato.
Nell’eventualità in cui il dipendente valuti di avere subito un
trasferimento non motivato e voglia procedere in giudizio,
grava sull’azienda l’onere della prova circa la sussistenza delle
esigenze necessarie al trasferimento.
in presenza di un trasferimento “a sorpresa” è bene con-
sultare il sindacato.
Si può richiedere la
naSpi in caso di riso-
luzione consensuale
a seguito del rifiuto
del lavoratore al pro-
prio trasferimento?
Si
, solo se interviene a seguito del rifiuto del lavoratore al pro-
prio trasferimento ad altra sede della stessa azienda distante
oltre 50 km dalla residenza del lavoratore e/o mediamente rag-
giungibile in 80 minuti o oltre con i mezzi di trasporto pubblici.
trasferimenti
Incarico al lavoratore di svolgere la propria attività lavorativa in unità produttiva diversa da
quella ove la svolge ora.
Per le 3 aree professionali
il lavoratore
ha diritto
ad un preavviso?
Si
, il trasferimento deve essere comunicato con un preavviso
non inferiore ai 15 o 30 giorni
a seconda che la distanza per
la piazza (per il comune) di destinazione sia rispettivamente in-
feriore o
superiore a 30 chilometri
dal luogo di lavoro attuale.
in caso di mancato
o parziale preavviso
cosa spetta
al lavoratore?
La diaria in misura pari ai giorni di mancato preavviso, come
implicita conseguenza del mancato rispetto dell’obbligo di pre-
avviso.