FIRST-CISL
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Maternità
e congedi parentali
Condizioni di lavoro
Sono previste norme
di tutele per le lavo-
ratrici che svolgono
lavori “pericolosi”?
SI,
dall’inizio dello stato di gravidanza sino a
7 mesi dopo il
parto
è vietato adibire la lavoratrice al trasporto e al solleva-
mento pesi, a lavori pericolosi, faticosi e insalubri.
Quali sono
le soluzioni adottate
per garantire
tale diritto?
Il datore di lavoro deve modificare temporaneamente le con-
dizioni o l’orario di lavoro, più consoni allo stato di gravidanza
o di allattamento.
Se i motivi organizzativi e produttivi non lo consentono, il
datore di lavoro deve:
• affidare alla lavoratrice un’altra mansione, anche inferiore,
ma mantenendo inalterata la qualifica e la retribuzione;
• nel caso la lavoratrice non possa svolgere altre mansioni,
ha diritto all’anticipazione del periodo di divieto di lavoro
e/o alla proroga dello stesso (
massimo 7° mese dopo il
parto
).
Quale trattamento
economico spetta
alla lavoratrice in
caso di dimissioni?
In caso di dimissioni volontarie presentate durante la gravi-
danza e
entro il 1° anno di vita
del bambino (periodo di non
licenziabilità a norma di legge) alla lavoratrice competono le
indennità previste dalle norme di legge e di contratto per l’ipo-
tesi di licenziamento.
Il Ccnl prevede che alla lavoratrice dimissionaria nel pe-
riodo di gravidanza o fino al compimento di un anno di
età del bambino, oltre al TFR spetti un importo equiva-
lente all’ammontare della retribuzione che sarebbe
spettata per il periodo di preavviso stabilito nel caso di
recesso da parte dell’impresa.
zio della gestazione, nonché nel caso di
decesso del bam-
bino
alla nascita o durante il congedo di maternità, prevede
che
le lavoratrici hanno la facoltà di riprendere in qua-
lunque momento l’attività lavorativa con un preavviso di
dieci giorni al datore di lavoro
, a condizione che il medico
specialista del S.S.N. e il medico competente ai fini della pre-
venzione e tutela della salute nei luoghi di lavoro attestino
che tale opzione non arrechi pregiudizio alla salute della la-
voratrice.